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I borghi fantasma della Liguria: itinerari tra storia, leggende e paesaggi dimenticati

I borghi fantasma della Liguria: itinerari tra storia, leggende e paesaggi dimenticati

I borghi fantasma della Liguria: itinerari tra storia, leggende e paesaggi dimenticati

I borghi fantasma della Liguria sono luoghi sospesi nel tempo: vicoli invasi dall’edera, case di pietra senza più tetto, silenzio rotto solo dal vento e dal canto degli uccelli. Sono perfetti per chi ama esperienze fuori dai soliti itinerari turistici, tra storia, leggende e trekking panoramici con vista mare o entroterra. 🌿

In questo articolo scoprirai alcuni dei più affascinanti borghi abbandonati della Liguria, con suggerimenti pratici per visitarli, spunti di itinerari e piccole curiosità da raccontare al rientro.

I borghi fantasma, un’altra faccia della Liguria

Quando si pensa alla Liguria, si immaginano subito cinque terre, porticcioli colorati e lungomare. Ma basta allontanarsi dalla costa per scoprire un mondo completamente diverso: antichi paesi svuotati dall’emigrazione, dal cambiamento dell’economia e da frane o alluvioni. Oggi questi borghi sono mete ideali per:

Molti di questi luoghi non sono completamente vietati, ma richiedono attenzione e rispetto: non sono parchi a tema, ma frammenti veri di storia.

Canate di Marsiglia: il borgo nascosto tra Genova e l’Appennino

A due passi (ma davvero a due passi!) da Genova, Canate di Marsiglia è uno dei borghi fantasma più suggestivi della Liguria. Un tempo frazione abitata, oggi è un piccolo villaggio di case in pietra invase dalla vegetazione, incastonato in una valle silenziosa.

Cosa colpisce di più?

Come arrivare: Canate si raggiunge con un sentiero escursionistico di difficoltà media da Campi o da San Carlo di Cese. È indispensabile calzature da trekking e prudenza, soprattutto in caso di pioggia.

Perché andarci: è perfetto per chi cerca una gita giornaliera da Genova, tra natura, storia rurale e panorami sull’entroterra. Ideale in primavera e autunno, quando i colori del bosco sono più intensi. 🍂

Balestrino vecchia: rovine affacciate sul mare

Balestrino vecchia, nell’entroterra di Savona, è uno dei borghi fantasma liguri più scenografici. Il paese antico fu abbandonato negli anni ’60 per problemi di stabilità del terreno, mentre il nuovo Balestrino è sorto più in basso.

Cosa vedere (dall’esterno, dove consentito):

Il borgo antico è in parte interdetto per ragioni di sicurezza: è importante rispettare cartelli e limitazioni. Anche ammirato dall’esterno, però, regala un’atmosfera unica, quasi cinematografica.

Leggende e suggestioni: si racconta di rumori inspiegabili, voci nel vento e finestre che sembrano “osservare” i visitatori. Al di là del paranormale, di certo Balestrino vecchia colpisce per la sua forza evocativa e per il modo in cui la natura sta lentamente riconquistando il paese.

Rocchetta Alta di Vara: la “città fantasma” della Val di Vara

Nel cuore della Val di Vara, una delle valli più verdi della Liguria, sorge Rocchetta Alta, abbandonata progressivamente nel corso del Novecento a favore del nuovo abitato lungo il fondovalle.

Perché è speciale?

Itinerario consigliato: abbina la visita a Rocchetta Alta con un tour nella Val di Vara “bio”, famosa per agriturismi, prodotti tipici e percorsi di cicloturismo. Dopo l’esplorazione del borgo, fermati in un agriturismo locale per assaggiare formaggi, miele e piatti tradizionali. 🍷🧀

Case sparse, mulini e villaggi dimenticati: l’altra Liguria da scoprire

Oltre ai borghi più conosciuti, esiste una costellazione di piccoli nuclei rurali abbandonati o quasi, spesso raggiungibili solo a piedi:

Questi luoghi non hanno sempre un nome famoso, ma sono parte fondamentale dell’identità ligure. Spesso li si incontra lungo:

Esplorarli significa vivere un turismo autentico e responsabile, dove il tempo sembra rallentare.

Storie, leggende e fantasmi: quando la memoria non se ne va

I borghi fantasma non sono solo pietre e rovine: sono contenitori di storie. Ogni casa, ogni porta murata, ogni finestra vuota può nascondere racconti di:

Non mancano le leggende di fantasmi e presenze che popolano i racconti degli anziani: luci viste di notte, passi sui ciottoli, campane che suonano “da sole”. Che ci si creda o no, il fascino di questi luoghi sta anche nella loro carica immaginaria. 👻

Quando li visiti, prova a osservare in silenzio, a immaginare la vita di un tempo: bambini che corrono nei vicoli, il profumo del pane nei forni, il rumore degli zoccoli degli animali.

Come visitare i borghi fantasma liguri in modo responsabile

Per vivere al meglio l’esperienza, è importante visitare questi luoghi con rispetto e consapevolezza. Alcuni consigli pratici:

Un’ottima idea è affidarsi a guide locali o associazioni del territorio: spesso organizzano visite guidate, trekking tematici e giornate alla scoperta dei borghi dimenticati, arricchite da racconti e aneddoti che non troverai su nessuna mappa.

Itinerari tematici: dal mare ai monti tra borghi abbandonati

Per chi desidera trasformare la curiosità in un vero viaggio, si possono creare itinerari tematici alla scoperta dei borghi fantasma liguri. Alcuni spunti:

Itinerario “entroterra di ponente” (Savona – Imperia):

Itinerario “Genova e dintorni segreti”:

Itinerario “Val di Vara e Levante”:

Perché i borghi fantasma parlano al viaggiatore di oggi

Nell’epoca delle vacanze mordi e fuggi e delle mete sovraffollate, i borghi fantasma della Liguria offrono un’esperienza profondamente diversa:

Sono luoghi che invogliano a riflettere su come è cambiata la vita in pochi decenni, su cosa resta quando un paese si svuota, su quanto sia prezioso il legame con il territorio.

Se stai programmando un viaggio in Liguria, prova a dedicare almeno una giornata alla scoperta di un borgo fantasma: sarà un’esperienza diversa dal solito, intensa, fotogenica e – soprattutto – indimenticabile. ✨

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